Scrivi un commento
al testo di Marco Furia
Perfette trasparenze (inedito)
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Perfette trasparenze vitrei pregi limpidi, meraviglie giammai cupe nette, vivide immagini precisi insonni lineamenti (nulla eco?) dinamiche fattezze luminose esterni tratti, incolume frontiera tersa, linda finestra delicata nitida superficie (neutro dire?) sì fragile riquadro non nemico di vigili pupille cristallina non sonora, distinta zitta voce iconico linguaggio d'occhi gioie incantevoli, fulgide visioni a sguardo offerte, lustra grazia, chiaro spettacolo, riverberi leggiadri.
|
Roberta
- 14/04/2018 13:30:00
[ leggi altri commenti di Roberta » ]
Molto interessante la tua poesia! Le parole colpiscono con la precisione di un’incisore, di uno scultore che a colpi di scalpello estrae l’arte dalla materia grezza. Colgo l’occasione per salutarti caramente. Roberta
|
Floriana Porta
- 15/05/2014 12:58:00
[ leggi altri commenti di Floriana Porta » ]
Voci e immagini fulminee che trasudano pura poesia. Complimenti da Floriana
|
Maria Grazia Cabras
- 04/11/2010 18:31:00
[ leggi altri commenti di Maria Grazia Cabras » ]
Ci raggiungono quasi per osmosi i versi di Marco Furia: risuonano sorprendono al di là del loro significato risplendono le parole in movimento/ognuna animata da una vita propria/illuminata da chissà quale canto o arcano incantamento
Estato emozionante leggere il testo cominciando dalla fine: nuove suggestioni/rinnovate sonorità/novella leggiadria: Perfette trasparenze(appunto...)
|
Loredana Savelli
- 02/11/2010 22:40:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Visioni ma anche ascolto con tutti i sensi aperti, non solo orecchie e occhi: un luce pervade tutto, e tutto è trasparente e si offre al godimento.
|
Daniele Santoro
- 02/11/2010 15:42:00
[ leggi altri commenti di Daniele Santoro » ]
Ho avuto modo di interessarmi di Furia, recensendo il suo bel libro “Pentagrammi”; constato, pertanto, quanto più appropriate e precise siano state le osservazioni fatte da Alaimo nella sua acuta, illuminante recensione apparsa sullo stesso sito. Quella di Furia è una poesia, azzerderei, sinestetica, cioè che ricava la sua forza da un linguaggio costruito su sfere sensoriali diverse, ovvero che muove lungo due assi portanti; il visivo e l’auditivo, bene intrecciati tra loro e miranti a un “linguaggio iconico” (scrive il poeta), alla costruzione di una sonorità visiva e/o viceversa, secondo una modalità scritturale singolare e condotta con abile regia. I versi brevi (finanche versicoli) di cui è composto questo “scroscio” musicale di “Perfette trasparenze” disegnano una cascata di lemmi che, asserviti rigorosamente allo stile nominale, contribuiscono sia a rendere in vario modo il quadro, o piuttosto la sinfonia del testo, sia ad esaltare il fascino che la parola ha di evocare immagini, suoni, di suggestionare, sorprendere, illuminare eppure sollecitare a interrogazioni che non attendono necessariamente risposte (trovo bello proprio l’inserto della parentesi in cui le stesse sono allocate, quasi fossero una voce fuori campo dell’autore, un coro di manzoniana memoria?). Furia opera – sua costitutiva, direi - attraverso il ricorso ad un calibratissimo uso della parola, spesso impreziosita da un’aggettivazione di gusto barocco (gusto barocco che pure ha richiamato, menzionando Marini, l’ottima Alaimo, nella summenzionata recensione), come si evince proprio dall’inedito quivi ospitato. Lo si legga con un certo andamento per coglierne la bellezza, per lasciarsi inondare dal flusso delle parole. Io ho fatto così e, peraltro, un lapsus mi ha travolto al quarto verso: “giammai” tramutarsi straniantemente in “gemmee”! Potenza della poesia e della sua capacità - “giammai” incapace - di sorprenderci! D.S.
|
leopoldo attolico
- 01/11/2010 16:47:00
[ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]
Le "trasparenze " di Marco Furia , con lintermittenza dei riferimenti coloristici e la loro accentuata visibilità , si offrono come visione ( come desiderio? ) di un mondo in progress , certamente colmo di futuro, aperto ad ogni ipotesi di bellezza non peregrina ( ... )
|
|
|